giovedì 21 luglio 2016

centro città

Prato di ora è che se per qualche settimana vai in centro dopo 10 (dieci) interi anni che non ci avevi messo piede, la gente ti saluta festosa, anche quella che non ti aveva mai salutato o non ti salutava più (peraltro ne approfitto per scusarmi con la bellissima LB, che non ho immediatamente riconosciuto, che l'altra sera mi ha regalato uno dei suoi sorrisi al fulmine),  e ti fa sembrare di vivere in una città attenta e accogliente, come non ti era mai successo nei 20 (venti) anni durante i quali il tuo stesso corpo, per certi versi, si era fatto centro della città: e come stai, e che fai, e dove vivi, e sono anni che ci domandiamo dove sei finito ecc. Prato di ora,  insomma, è una città bella come un Truman Show all’inizio, in definitiva una città da starci qualche settimana ogni dieci anni.

PS: il romanzo del mio amico fraterno Maurizio Giardi, scritto a quattro mani con Marco Mannori, che dev’essere uno dei suoi amici comunisti integrali, forse addirittura un anarchico, si intitola Il fratello di Marta. a vederlo è un manufatto a regola d'arte, che meriterebbe almeno 5 (cinque) euro in più del prezzo di copertina, 10 (dieci) euro, Rupe Mutevole Edizioni. dalla lettura integrale della prima pagina - per me faticosissima perché da anni leggo solo su Kindle con caratteri grossi e la lettura su carta con caratteri piccoli mi fa venire il nervoso -, si capisce che è un romanzo scritto bene, senza grosse pretese formali, come ce ne sono tanti in giro, alcuni anche celebrati. per adesso mi limito a dirvi che se non lo comprate, a mio modesto avviso, siete dei pezzi di M. dunque precipitatevi in libreria, e se vi dicono che non esiste rispondetegli che dev'essere accanto all'ultimo saggio di Mario Perniola. semmai domani vi do la mail di Maurizio, così dopo averlo comprato ci potete fissare in centro per farvelo autografare. è anche un bell'omo.

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